Settimana della cultura in Umbria: la Galleria Nazionale di Perugia

Un percorso tra Madonne luminose, polittici dorati e scorci rinascimentali: l’Umbria rivela la sua anima più artistica

La Settimana della Cultura 2012 offre in Umbria un programma ricco e diffuso, tra Perugia, Terni e le rispettive province. La mia prima tappa non può che essere la Galleria Nazionale dell’Umbria, ospitata nel magnifico Palazzo dei Priori: un luogo dove otto secoli di storia dell’arte convivono, ma che raggiunge il suo vertice nelle opere tra Medioevo e Rinascimento.

Settimana della Cultura 2012
Settimana della cultura in Umbria: la Galleria Nazionale di Perugia – strangeart.it

Fra i capolavori che meritano attenzione spicca la “Madonna con Bambino e sei angeli” di Duccio di Buoninsegna.
La scena, all’apparenza canonica, svela una familiarità rara nelle opere del Duecento: il piccolo Gesù non è un simbolo rigido, ma un bambino vivo, colto mentre tira il velo della madre. Un dettaglio che tradisce l’osservazione diretta della realtà, più che la semplice ripetizione di un modello iconografico.

Altro punto fermo del percorso è la celebre Pala di Perugia del Beato Angelico.
Si tratta di un polittico costruito secondo lo schema medievale, con fondo oro e partitura divisa in scomparti. Eppure, al suo interno emergono tutte le novità del primo Rinascimento: figure solide, volti morbidi, una luce che modella i corpi e li rende profondamente umani. Una duplicità che rappresenta alla perfezione il linguaggio dell’artista, sospeso tra contemplazione mistica e rigorosa ricerca pittorica.

Piero della Francesca, Perugino e Pinturicchio

La Galleria ospita anche il raffinato polittico di Piero della Francesca, un’opera che unisce passato e innovazione.
La struttura lignea e il fondo oro sono eredità che guardano al Trecento, ma la volumetria dei personaggi, così tipica dell’artista, porta il dipinto pienamente nel clima del Rinascimento.

Un dettaglio curioso cattura lo sguardo: le aureole a specchio della Madonna e del Bambino, che riflettono i loro volti in un gioco di rimandi inatteso e modernissimo. Nella parte superiore, l’Annunciazione si apre davanti a un loggiato con una fuga prospettica spettacolare, un esempio cristallino della progettazione spaziale pierfrancescana.

La Galleria Nazionale dell’Umbria custodisce anche numerose opere di Perugino, artista simbolo del territorio, e due lavori del Pinturicchio.

Tra questi, la Pala di Santa Maria dei Fossi è forse la più rappresentativa: una grande macchina d’altare che traduce la forma del polittico gotico in un linguaggio tutto nuovo, con colonne corinzie, un timpano rinascimentale e una raffinata architettura lignea.

La scena principale ritrae la Madonna con Bambino e un tenero San Giovannino che porge a Gesù una piccola croce astile: un gesto che anticipa, in forma simbolica, la futura Passione.

Visitarla durante la Settimana della Cultura significa immergersi in un patrimonio che racconta l’identità dell’Umbria e il ruolo cruciale che questa terra ha avuto nella storia dell’arte italiana.

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