Tele per dipingere: quali prendere e cosa scegliere

Dal cotone al lino, dai formati mini ai grandi quadri: la tela giusta trasforma un’idea in un dipinto che può durare nel tempo

Quando si inizia a usare tempere, acrilici o colori a olio, spesso ci si concentra su pennelli e pigmenti, dimenticando un dettaglio fondamentale: la tela per dipingere. Il supporto su cui si lavora influisce sulla resa del colore, sulla durata dell’opera e persino sul piacere di dipingere. Scegliere la tela giusta, quindi, non è un dettaglio tecnico, ma la base del lavoro creativo.

Tele per dipingere
Tele per dipingere: quali prendere e cosa scegliere – strangeart.it

In commercio esistono moltissimi set, dai più economici a quelli pensati per chi dipinge con continuità. Alcuni marchi si distinguono per rapporto qualità/prezzo e praticità d’uso:

– I set Zenacolor (in confezioni da 5, 8, 10 o 28 tele) offrono tele in cotone 100% da 280 g/m², già preparate con gesso senza acidi. Sono perfette per chi vuole lavorare su più formati, dai 13×18 fino ai 30×40 cm.
– Le tele Dokpav includono formati diversi nello stesso kit e arrivano con cunei in legno per tendere meglio la superficie dopo la pittura.
– I telai Arte & Arte e Artina Akademie sono ideali per chi cerca una tela più strutturata, con telaio in legno d’abete o similare e grammatura intorno ai 280 g/m², adatta a acrilico e olio.
– I pannelli Conda sono tele montate su supporto rigido, pratiche per studi veloci, studenti o lavori che richiedono superfici compatte.
– I set Exerz propongono anche tele rotonde, un’alternativa interessante al classico formato rettangolare per progetti decorativi e composizioni più creative.

Questi prodotti hanno in comune alcuni elementi chiave: tela in cotone senza acidi, preparazione a gesso, grammatura media e telai leggeri ma resistenti.

Caratteristiche fondamentali di una buona tela

Prima di acquistare, è utile valutare alcuni aspetti tecnici che fanno davvero la differenza:

Forma e dimensione. Le tele rettangolari restano le più diffuse, ma esistono varianti quadrate e tonde. Formato e proporzioni vanno scelti in base al soggetto e allo spazio in cui il quadro verrà esposto.

Materiale. Le tele più comuni sono in cotone, spesso già trattato con più strati di gesso. Esistono anche tele in lino (più pregiate e costose), juta, canapa o tessuti sintetici. Il lino garantisce una trama più fine e regolare, ideale per dettagli precisi; cotone e juta sono perfetti per lavori più gestuali o di grande formato.

Grammatura e grana. Un peso intorno ai 280 g/m² assicura una buona resistenza e una superficie stabile. La grana media è la più versatile: trattiene bene il colore ma permette ancora linee definite.

Telaio. Meglio un legno leggero ma stabile (abete, pino, paulonia). I cunei negli angoli consentono di tendere la tela nel tempo, evitando cedimenti.

Preparazione. La tela dovrebbe essere senza acidi e già coperta da 2–3 strati di gesso, così da non assorbire troppo il colore e da preservare le tonalità originarie.

Tipologie di supporti e consigli pratici

Oltre alle tele classiche, esistono altre soluzioni utili per sperimentare:

Cartoni telati: pannelli rigidi ricoperti di tela, economici e perfetti per esercitazioni e studi con acrilico o olio.
Pannelli con imprimitura: basi in legno con fondo a gesso, molto stabili per chi ama lavorare a strati spessi.
Blocchi di carta per acrilico o olio: carta pesante con preparazione specifica, ideale per schizzi, bozzetti o lavori rapidi.

La scelta del supporto dipende dal risultato che si vuole ottenere: per opere grandi e materiche meglio tele robuste in juta o canapa; per dipinti dettagliati conviene orientarsi su lino o cotone a trama fine.

Un accenno alla storia: la tela per dipingere si diffonde nel Quindicesimo secolo, soprattutto nei Paesi Bassi e poi a Venezia, dove l’umidità rendeva poco duraturi altri supporti. Da allora è diventata lo standard dei grandi maestri e dei musei di tutto il mondo.

Per ottenere il massimo dalle tele conviene mantenerle pulite fino all’uso, conservarle al riparo dall’umidità e verificare sempre che la superficie sia ben tesa e uniformemente preparata.

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