C’è un rumore costante che si sente soprattutto di notte e che nessuno scienziato è riuscito a spiegare: il mistero del brusio di Taos

In alcune parti del mondo la popolazione avverte un rumore di sottofondo la cui origine non è mai stata compresa: storia e teorie sul Brusio di Taos.

Nel corso della notte tutti ci siamo resi conto che il silenzio assoluto è qualcosa che non esiste davvero. Durante il giorno il nostro orecchio è abituato a percepire rumori ambientali e di contorno come fastidi di sottofondo, qualcosa a cui s’impara a non dare importanza e ad escludere per potersi concentrare, ma nelle ore notturne, quando i rumori del mondo si sopiscono, ecco che ogni piccola variazione sonora diventa distinta e facilmente percepibile.

Donna che si rigira nel letto senza riuscire a dormire
C’è un rumore costante che si sente soprattutto di notte e che nessuno scienziato è riuscito a spiegare: il mistero del brusio di Taos- strangeart.it

Al di là dei rumori che disturbano il silenzio durante la notte, ci sono anche quei casi in cui il soggetto avverte un ronzio di fondo in assenza di rumori esterni. Si tratta nella maggior parte dei casi di acufene, un disturbo del muscolo tensore dell’orecchio che può essere causato da ansia e stress, ma anche da esposizione a rumori forti (dopo una serata in discoteca, ad esempio) o da problemi interni all’orecchio.

Il brusio di Taos, chiamato così perché percepito distintamente a da più persone nella cittadina omonima, è un mistero che ancora oggi non ha trovato una soluzione. Si tratta di un rumore diverso dal tipico acufene poiché somiglia a quello di un treno che viaggia in lontananza o a quello di un motore diesel acceso e funzionante al minimo regime.

Le teorie sul brusio di Taos: esperimenti militari, attività aliena o particolare tipo di acufene?

La prima volta che gli abitanti di Taos, cittadina posta a 2.124 metri d’altezza, hanno cominciato a percepire questo brusio intermittente e persistente nel corso delle notti è stato circa 50 anni fa. Non si tratta di un rumore a cui si fa il callo, ma un fastidio che comporta disagi fisici come emicranee ed epistassi (perdita del sangue dal naso). Nei casi più gravi ci sono stati cittadini che hanno accusato difficoltà motorie, respiratorie e persino attacchi di ansia e di panico.

Ragazza che si tappa le orecchie a causa di un rumore fastidioso
Le teorie sul brusio di Taos: esperimenti militari, attività aliena o particolare tipo di acufene? – strangeart.it

Il rumore emette una frequenza compresa tra i 32 e gli 80 Hz, dunque a volte è più di un semplice brusio e non sorprende che molti degli intervistati abbiano confessato di aver sviluppato insonnia e forte stress collegati a questo disturbo sonoro. Ma ciò che rende il tutto più strano è che ad oggi non c’è una spiegazione precisa di quale sia l’origine di questo fenomeno.

Tra le prime ipotesi avanzate c’è stata quella delle installazioni militari. Taos si trova in prossimità di alcune basi e si è supposto che il rumore avvertito fosse una diretta conseguenza delle operazioni svolte al loro interno. Tuttavia con il passare degli anni si è scoperto che un identico rumore a quello avvertito a Taos era riscontrabile in altre zone del mondo come il Canada, le Hawaii e alcune zone dell’Europa.

La scoperta di altre zone del mondo in cui era avvertibile il brusio di Taos ha di fatto invalidato l’ipotesi delle attività militari, così come quelle delle attività geologiche in zona e delle radiofrequenze emesse dal sistema Loran-C utilizzato per le comunicazioni con navi e sottomarini, semplicemente perché il brusio era presente anche dove nessuna di queste fonti sonore era presente.

Nel 2008 un esperimento portato avanti dall’equipe guidata da James P. Cowan ha dimostrato come brusii come quelli di Taos non siano rilevabili con strumentazioni standard. Tale scoperta ha portato a pensare che potesse trattarsi di una forma insolita di acufene, ma sebbene possibile, questa ipotesi non spiega come mai quando ci si allontana dai luoghi in cui il rumore è più forte, questo diminuisca fino a scomparire.

Scartate le ipotesi più fantasiose e complottiste come quelle sugli alieni (seguendo il principio del rasoio di Occam), l’ipotesi ancora oggi più accreditata ma comunque priva di conferma scientificamente dimostrabile è che il rumore sia prodotto da campi elettromagnetici.

Nel 1962 il neuroscienziato Allan H. Frey dimostrò come la presenza di campi elettromagnetici a microonde modulate possa essere avvertita da alcuni soggetti come un rumore di sottofondo, anche da coloro i quali sono clinicamente sordi. Alcune ricerche nella zona basate proprio sull’effetto Frey hanno permesso di confermare la presenza di livelli elevati di campi elettromagnetici, il che ha permesso di suppore che il disturbo sonoro è avvertibile in casi di udito elettromagnetico indotto dalle microonde modulate.

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