A molti può sembrare incredibile da credere, eppure proprio in Italia si trova il deserto più grande d’Europa, tutti noi dovremmo visitarlo almeno una volta.
L’idea di vedere luoghi inesplorati o quasi, di cui potremmo non sapere nemmeno della loro esistenza, dovrebbe essere qualcosa che dovremmo mettere in conto di fare almeno una volta ogni tanto, così da deliziarci gli occhi e provare anche ad acquisire nuove conoscenze. A volte tendiamo a non renderci nemmeno conto che questo può essere più vicino a noi di quanto si possa pensare, per questo può essere difficile credere che in Italia possa esserci un deserto, addirittura il più grande d’Europa, e invece è esattamente così.

Avere la possibilità di essere a pochi passi da questa enorme distesa può essere strabiliante, soprattutto per l’ampia superficie, ma soprattutto perché, inevitabilmente, può sembrare sorprendente pensare che questa sia a due passi da noi. Il riferimento è alle dune di Piscinas, conosciute anche come il deserto sardo Piscinas, un territorio che era difficile immaginare altrove almeno per quanto riguarda la nostra Penisola, con un fascino davvero impagabile.
In Italia esiste un deserto ed è enorme: ecco come fare per visitarlo
In genere si tende ad associare la Sardegna soprattutto al suo mare, certamente uno dei più belli d’Europa, per questo può sembrare difficile credere che in questa terra si trovi addirittura un deserto. Le dune di Piscinas sono tra i punti più belli dell’isola, un deserto in miniatura, caratterizzate da dune dorate, alte più di cinquanta metri, che penetrano nell’entroterra per due chilometri. La presenza dei venti tipici della zona non può che rendere questo scenario ancora più suggestivo.
Nei pressi si trova il Rio Piscinas, un torrente che scorre a nord della zona di Piscinas, alimentato da acque che arrivano da gallerie delle miniere che ormai non sono più in funzione, proprio per questo può arrivare ad assumere un colore tendende al rosso. Non a caso, tanti lo hanno ribattezzato come “fiume rosso”. Nella zona di Piscinas si trova poi anche un altro torrente, il rio Naracauli, che arriva dal villaggio minerario di Naracauli.

La zona circostante è evidentemente desolata, nei dintorni è presente un solo edificio, il magazzino minerario delle vicine miniere di Gennamari e Ingurtosu dichiarato nel 1985 monumento nazionale dal Ministero per i beni culturali e ambientali. Nel momento in cui il magazzino non è stato più utilizzato si è deciso di sfruttare questo punto come colonia a mare per i figli dei dipendenti delle miniere di Gennemari e Ingurtosu.
Consapevoli di come il deserto sarro potesse attirare attenzione da parte dei turisti, c’è stato chi ha deciso di valorizzare al messimo il luogo, arrivando a trasformare la vecchia costruzione in un hotel. L’idea si deve a Sergio Caroli, ex colonnello della Folgore e figlio dell’ultimo direttore della miniera di Ingurtosu all’inizio degli anni ’90.
Diversi personaggi famosi hanno compreso appieno le peculiarità di quest’area sarda, dove negli anni ’70 sono state girate diverse scnee di “Black Stallion”, film diretto da Francis Ford Coppola. Diversi sono gli artisti che hanno deciso di fare altrettanto, basti pensare a Caparezza, che qui ha girato nel 2008 il video di “Eroe” e a “Baby K”, che ha scelto il deserto come sede del video della sua “Voglio ballare con te”. Più recentemente, nel 2023, Marco Mengoni ha girato qui il videoclip di “Due vite”, brano con cui ha vinto il Festival di Sanremo in quell’anno.





